
“ …Non vi è nulla di accidentale rispetto alla malattia, né al tipo, né alla zona del corpo dove si manifesta: come qualunque risultato dell’energia, segue la legge causa-effetto.”
“Guarisci te stesso” Edward Bach
di Ermanna
La “vibrazione” è il ritmo dell’energia.
Materia ed energia sono manifestazioni diverse della stessa sostanza primaria di cui tutto è composto. L’energia a bassissima frequenza è stata definita materia fisica, l’energia sottile invece vibra a frequenza alta, superiore a quella della luce e pertanto non è percepibile ai nostri sensi. Entrambe esistono, la differenza è solo nella velocità di vibrazione/frequenza.
Se tutta la materia è energia, il corpo umano è energia.
La materia (corpo-energia) e coscienza (mente-consapevolezza di sé) sono dimensioni diverse dell’entità Uomo.
Non è possibile una visione completa dell’Uomo, del suo benessere, del suo disagio o del suo stato organico, senza tenere conto del suo aspetto somatico, dell’ambito psichico-emozionale e di quello energetico. È fondamentale sottolineare che tutte queste componenti coesistono e sono sullo stesso piano.
Facendo un passo indietro nel tempo, prima di Einstein e della sua teoria che la materia è energia, possiamo far risalire la scissione tra mente-corpo a Cartesio con il “Cogito ergo sum, sive existo”, che identificava l’Uomo con il pensiero razionale. Questa concezione ha fatto da fondamento alla successiva visione meccanicistica del paradigma newtoniano, le cui leggi sono applicate ancora in gran parte della Scienza moderna, che ha dato una visione del Tutto più specifica, selettiva e frammentata, sfociata nella convinzione che il corpo è una macchina biologica sofisticata regolata dal cervello. Le straordinarie conoscenze conseguite sul funzionamento del corpo umano e di qualsiasi altro evento presente in natura sono da attribuire al lavoro indefesso di scienziati con questo orientamento, ai quali dobbiamo una riconoscenza profonda per i progressi in campo medico e scientifico.
È a grazie (o a causa) di questa visione che, in questi ultimi secoli, abbiamo perso sempre più la percezione profonda del nostro sé fisico ed energetico come parte integrante di noi e il pensiero (mente) ha assunto una importanza predominante. La mente, più tecnicamente definita psiche, con quel suo universo di emozioni, pensieri e conoscenze ci fa sentire unici rispetto al resto del pianeta.
Il biologo cellulare Bruce Lipton sostiene, come conseguenza del fatto che materia ed energia sono strettamente collegate, che anche mente (energia sottile) e corpo (materia-energia a bassa frequenza) sono strettamente collegati tra loro. I pensieri, o l’energia della mente, influenzano direttamente il modo in cui il cervello fisico controlla i processi fisiologici del corpo.
Quindi cosa influenza il nostro benessere? Sicuramente le energie che si condensano come vibrazioni nel corpo, nella mente e nelle emozioni.
Quando osserviamo con attenzione, possiamo accorgerci se davanti a noi abbiamo una persona che è “tutta testa” (cioè che vive completamente sotto la spinta della razionalità), qualcuno che è drammaticamente nelle emozioni e nelle relazioni affettive oppure nell’ambito fisico (radicato nelle necessità primarie e materiali). A volte, vi è una commistione di due di queste parti a scapito della terza.
Chi tra noi ha davvero in equilibrio queste componenti?
Queste qualità dovrebbero essere aspetti in armonia tra loro. Tuttavia le dissonanze vibratorie hanno alla loro radice conflitti costantemente operanti al nostro interno, che a lungo andare si ripercuotono sul corpo. Non c’è differenza di qualità; è sempre un contrasto tra gli ambiti interiori di noi che agisce e che può manifestarsi in modo più o meno accentuato a seconda dell’intensità e profondità della lotta interiore che ciascuno vive.
Quando è presente un conflitto, il nostro corpo invia risposte fisiche che ci allarmano, dalla semplice tensione allo stress, dal mal di testa alla tachicardia e altro ancora. Le nostre vibrazioni energetiche sono alterate: noi stiamo male.
Tutto questo dove ci porta?
Se riconosciamo che il nostro corpo è energia e la manifestazione dell’energia è la capacità vibratoria, quando una nostra vibrazione viene alterata da stress, preoccupazioni, dolore, percepiamo disagio e malessere; potrebbero in seguito sopravvenire malattie “psicosomatiche”. A volte invece accadono cambiamenti vibratori positivi: per esempio, quando ci innamoriamo, quando ci incantiamo davanti a un neonato o allo spettacolo della natura, ecc.; allora entriamo in uno stato di beatitudine dove nulla ci scalfisce, anche solo per qualche minuto. Siamo in una potenza vibratoria allineata con ciò che è fuori di noi.
In conclusione: ognuno di noi entra in relazione con tutto il pianeta e tutto ciò che lo compone (persone, animali, piante e minerali) in quanto manifestazioni vibratorie diverse, ma costituite della stessa energia.
Quando la nostra energia è in sintonia con ciò che ci sta intorno, ma soprattutto è in sintonia con la parte che vive nella profondità del nostro essere, allora ci sentiamo in equilibrio, in pace e le nostre relazioni sono serene.