Settembre…

di Ermanna

Molti non amano il mese di settembre perché è un ritorno alla routine. Si rientra da un periodo di ferie e riprendono le scuole, impegni personali e professionali in prima linea. Anche chi non ha potuto godere delle vacanze nei mesi estivi è riuscito a prendersi dei momenti di svago. Qualche gita fuori porta, un pomeriggio in piscina, una passeggiata nel parco vicino a casa… Tutte attività che raramente si fanno durante il resto dell’anno, sia per le temperature meno favorevoli, sia per i momenti di ritrovo familiare e sociale più frequenti legati alle festività, ma anche perché d’estate ci sentiamo più liberi, il corpo non più costretto in abiti pesanti e la mente orientata verso cose piacevoli. Anche quest’anno, l’estate più strana che abbiamo vissuto negli ultimi anni, siamo riusciti a ritagliarci dei momenti sereni.

Settembre è quello che ritengo sia il vero inizio dell’anno. Un inizio che non fa cambiare il calendario, che non si presenta con botti e festeggiamenti.
Il mese di settembre può essere considerato il momento di bilancio per le nostre attività: abbiamo raccolto e gustato i frutti delle nostre fatiche (cosa sono le vacanze e le ferie, se non proprio il rilassamento dopo un anno di lavoro?), e ora è il momento di preparare i progetti per l’anno a venire. Nel contempo, a settembre avviene per la seconda volta il perfetto equilibrio tra la luce e il buio. Operosi anche più di undici mesi all’anno, noi non riusciamo a cogliere l’importanza del passaggio dalla solarità dell’estate alla lenta discesa verso l’inverno che si manifesta con l’equinozio di autunno.
In questo periodo il contadino si confronta con la terra, per liberarla dai residui delle colture precedenti e preparare il terreno per l’aratura e la successiva semina. Allo stesso modo, noi possiamo disintossicare il nostro corpo e la nostra mente dagli strascici estivi e prepararci a uno stile di vita più sobrio e riflessivo.

Un inizio, quello di settembre, che arriva quasi in sordina, non sempre ben accolto, ma che cela il valore della trasformazione. Settembre è il mese della vendemmia; nell’antichità alcune tradizioni associavano la trasformazione dell’uva in vino alla trasformazione spirituale dell’uomo.
Forse, in questo periodo dell’anno, la natura ci indica la via per iniziare la discesa verso la parte più intima e profonda di noi. Avviarsi verso questo inverno interiore, induce alla riflessione su come affrontare le prove che si presenteranno, ma che, proprio in virtù del cambiamento personale che comporta il superarle,  permetteranno alla nostra essenza di svilupparsi e manifestarsi.

Buon inizio d’anno.