Estratto da “Le parole sono finestre (oppure muri)” di M.Rosenberg – Ed. Esserci
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Posso sopportare che tu mi dica quello che ho fatto e quello che non ho fatto. E posso sopportare le tue interpretazioni, ma ti prego di non confondere le due cose.
Se vuoi complicare qualsiasi questione ti posso dire come puoi fare: confondi quello che faccio con il modo in cui tu vi reagisci.
Dimmi che sei frustrato per i lavori che non porto a termine, ma chiamarmi “irresponsabile” non è certo un modo per motivarmi.
E dimmi che ti senti triste quando dico di “no” alle tue proposte, ma dirmi che sono un uomo freddo e insensibile non aumenterà le tue possibilità.
Sì, posso sopportare che tu mi dica quello che ho fatto o che non ho fatto, e posso sopportare le tue interpretazioni, ma ti prego di non mescolare le due cose.