
– Parte prima – La bellezza del cambiamento
di Ermanna
– Parte seconda –
Per quale ragione a volte non desideriamo che le cose cambino?
I motivi possono essere molteplici, eccone alcuni:
– Paura dell’ignoto. Le situazioni conosciute sono rassicuranti, anche se non ideali.
– Perdita dei riferimenti abituali. Quando sentiamo di non poter avere il controllo su ciò che succede, ci sentiamo vulnerabili.
– Attaccamento. Ci affezioniamo a ciò che conosciamo: persone, abitudini, ruoli.
– Paura del giudizio. Cambiare può significare uscire dall’ “immagine” che gli altri hanno di noi. Questo può generare ansia e insicurezza.
Ma guardando da un’altra prospettiva, CAMBIARE significa molto altro.
- È allontanarsi da ciò che non ci serve più. Non è un fallimento, è la consapevolezza che qualcosa ha fatto il suo tempo.
- È creare spazio per qualcosa di nuovo. È offrirsi la possibilità di una vita più autentica e serena, semplicemente guardando nella direzione che ci fa stare meglio.
- È allenare la nostra forza e la nostra flessibilità, per accogliere ciò che la vita ha da offrirci. È andare avanti, anche quando c’è un po’ di paura.
- Cambiare non significa perdere una parte di noi, ma darle una nuova forma. È riscoprire aspetti che avevamo dimenticato. È lasciarsi trasformare e arricchire da ogni esperienza.
- Cambiare è avere fiducia nella vita, che per sua natura non è immobilità, ma movimento verso lo sviluppo e la crescita.
Aprirsi al cambiamento è scegliere di vivere con più libertà. Libertà di lasciare andare, di accogliere il nuovo, di essere fedeli a noi stessi.
E quando lo facciamo nel rispetto degli altri, il cambiamento non fa più paura. Diventa parte del nostro cammino.