Festina lente: affrettati lentamente

Estratto da “ Gli ordini del successo” di Bert Hellinger – Edizioni Tecniche Nuove

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Il tempo corre veloce, ma senza smania. Il tempo ha sempre tempo,  tempo quanto basta.  Anche noi abbiamo tempo se andiamo  al  passo con  il tempo.
Perché corriamo, allora?  Perché  pensiamo  che nostro tempo sia limitato.  Per  lo  stesso  motivo mettiamo fretta anche agli altri.
Cosa succede quando facciamo così? Il tempo non basta a nessuno, né a noi né agli altri.
Il successo viene e va al passo con il tempo. Quale tempo? Il tempo che ha tempo.
Tutto ciò che cresce dallo spazio interiore ha tempo.  Niente  ha  più  successo  di ciò che cresce e può crescere.  Il  suo  successo  è  già  predisposto,  per questo il suo momento arriverà di sicuro. Può capitare che forze esterne lo annientino. Una tempesta, ad esempio. Allora significa che ormai il suo tempo è passato, talvolta per sempre.  E  arriva il tempo,  il tempo giusto, per qualcos’altro.
Il successo segue le stesse leggi del tempo. Come il tempo, il successo va avanti. Procede. E se il tempo cresce con il tempo, lo stesso accade al successo.  Il  tempo  non guarda  mai  indietro.  A  guardare  indietro,  a volte, siamo noi,  mai il tempo.  Il  tempo  è sempre nuovo.
Cosa facciamo quando il tempo incalza?  Domandiamoci:  chi sta spingendo?  Non siamo forse noi a spingere, convinti che il tempo sia contro di noi e ci abbandonerà, ci pianterà in asso, se non lo teniamo in pugno?  Eppure,  raramente  il  tempo  che  incalza  è  il  tempo giusto. Per di più, il tempo è sempre passeggero.
Proprio quando abbiamo fretta,  il tempo rallenta.  Il  tempo  pienamente vissuto è  lento. È ponderato e mirato.
A volte ci diciamo:  il tempo è denaro.  Che genere di denaro?  Parliamo e agiamo convinti che  meno  tempo  impieghiamo,  maggiore  è  il  guadagno.  E  maggiore  è  il  guadagno, maggiore è la quantità di tempo che ci viene elargito.
Mai e poi mai rinunceremmo alle conquiste che ci fanno risparmiare tempo.  La domanda è:  ci danno forse più respiro?  Ci  fanno  sembrare  il  tempo  più  lungo  o  più  breve?  O sentiamo che  è  tanto strapieno  da  farci desiderare un po’ di tempo libero,  un tempo da trascorrere in raccoglimento?
Nel tempo del raccoglimento la fretta sparisce.  È questo il tempo che crea.  Ed è qui che troviamo noi stessi, anche se qualcuno ci incalza o noi incalziamo qualcuno.
Nel raccoglimento, il tempo, per un po’, si ferma. E tuttavia è in movimento. Un movimento diverso che ci trascina nel tempo per qualcosa che resta.
Il tempo che incalza fugge via. Arriva e se ne va senza lasciare traccia.
Eppure, ciò che resta interagisce con il molto, e anche ciò che incalza interagisce con ciò che indugia.  Raccolti indugiamo anche quando cediamo al tempo che incalza,  ciascuna delle due cose a suo tempo.
Anche  il  nostro  successo  indugia?  Il  nostro  successo  indugia  quando  siamo noi  a indugiare. Perché la sua volontà è proseguire, in raccoglimento, senza smanie, sempre al servizio,  sempre proseguendo nella sua crescita in sintonia con ciò che resta,  fiducioso, aldilà del tempo, tutt’uno con ciò che eternamente nuovo.

 

 

Parliamo di energie

 

“Quando non c’è energia, non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita.”                   Caravaggio

Conferenze online      –      Tre incontri a tema

 

Spesso usiamo espressioni come “essere privi di energia” nei momenti difficili o tristi, e “pieni di energia” quando stiamo bene. Ma l’energia non è solo questo e ne siamo ben consapevoli.

In questi appuntamenti osserveremo lo scenario  che  si  apre  da  due  punti  di  vista contrastanti. È possibile unire la sapienza antica e la scienza moderna?

 

Le forme dell’energia martedì 26 gennaio ore 20,30-22,30 ca.
Gli studi scientifici oggi confermano la presenza di forze tutto intorno a noi. Che cosa sono le energie? Il senso che diamo a questo termine spesso è personale. Possiamo trovare una interpretazione univoca che ne chiarisca il significato?

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Le energie dentro l’uomomartedì 9 febbraio ore 20,30-22,30 ca.
Nell’essere umano sono presenti tipi di energie diverse. Quali sono e come si esplicano?

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L’armonizzazione delle energie martedì 23 febbraio ore 20,30-22,30 ca.
I nostri pensieri, i nostri comportamenti e la nostra salute a volte sono la conseguenza di una energia sbilanciata. Vedremo brevemente alcune possibilità offerte dalla natura per ripristinare un corretto equilibrio.

Adesione  entro  la  domenica  precedente  la  data  indicata

 

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La crisi

Estratto da: “Il mondo come lo vedo io” di  Albert  Einstein   Riflessioni dal 1934 al 1955

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“Non pretendiamo che le cose cambino, se continuiamo a  fare  le  stesse  cose.  La crisi può essere una grande benedizione  per  le  persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall’angoscia  come  il  giorno nasce dalla notte oscura.  E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera  la crisi supera ss stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore  ai  problemi  che  alle  soluzioni.  La  vera  crisi  è l’incompetenza. Il più grande inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita ai propri problemi.
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia.
Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza  crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere    nella crisi è esaltare il conformismo.
Invece, lavoriamo duro.
L’unico pericolo della crisi è la tragedia che può conseguire al non voler lottare per superarla.”

1 gennaio

Estratto da “Pensieri quotidiani” di O. M. Aivanhov – anno 2015 – Edizioni Prosveta

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Oggi  ha  inizio  un nuovo anno;  e  dato  che  i primi dodici giorni di un anno sono in  relazione con i dodici mesi a venire,  sforzatevi  di  viverli  nel  miglior  modo  possibile  per  dare  a  tutto l’anno un solido fondamento.  Dite a voi stessi che nessuno dei vostri  pensieri e nessuno dei  vostri  sentimenti  rimane senza  conseguenze:  sono come tanti semi che seminate  nella terra della vostra anima, e quei semi germoglieranno.

 

La vocazione della terra  è  favorire la crescita dei semi: una volta seminati,  essa li nutre,  e anche l’acqua, l’aria e la luce del sole contribuiscono al loro sviluppo. Allora attenzione: chi per negligenza  o  cattiva volontà  semina ortiche  e  cardi nella propria terra interiore,  non deve aspettarsi di veder crescere del grano.

In questo primo giorno dell’anno,  i semi che seminate possono essere anche certe parole come  “gioia”,  “luce”,  “pace”,  “amore”,  “speranza”  …   Impregnatevi  a   fondo  del  loro significato  e  interratele nelle profondità della vostra anima. Vegliate su di esse,  e sentirete come  a poco  a poco faranno tutto un lavoro di germinazione in voi.  Così, durante l’intero anno, vivrete tra campi fertili e giardini fioriti.