Estratto da “Il Profeta” di Kahlil Gibran
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… E un astronomo disse:
“Maestro, che sai dirci del Tempo?”
Ed egli rispose:
“Voi vorreste misurare il Tempo, che è smisurato e immisurabile.
Vorreste conformare la vostra condotta,
e perfino guidare il corso dello spirito, secondo le ore e le stagioni.
Vorreste fare del Tempo una corrente sulle cui rive sedervi a guardarla fluire.
Eppure ciò che in voi è senza Tempo, sa che la vita è senza Tempo.
E sa che ieri e domani non sono che il ricordo ed il sogno dell’oggi.
E che quello che in voi medita e canta vive tuttora nei confini di quel primo momento
che seminò le stelle nello spazio.
Chi di voi non avverte che il suo potere d’amare è senza limiti?
Eppure chi non sente che questo stesso amore, sebbene illimitato,
è racchiuso nel centro del suo essere, e che non muove da pensiero d’amore verso pensiero d’amore,
né da fatti d’amore verso altri fatti d’amore?
E non è il Tempo, come è anche l’amore, indiviso ed immoto?
Ma se dovete nella vostra mente scandire il tempo in stagioni,
lasciate che ogni stagione cinga tutte le altre,
E che l’oggi abbracci il passato col ricordo, e il futuro col desiderio.
L’importanza dell’inizio… In che modo fate un primo gesto o un primo passo, in quale stato d’animo, con quale intenzione: dall’inizio dipendono i risultati che otterrete per tutta la vostra vita, i successi o, viceversa, i fallimenti.
Buon anno! Felice anno nuovo! In questo primo giorno, siete così colmi di speranza. Voi dite: “Non ho ottenuto quel che desideravo durante l’anno appena trascorso, ma ora, con l’anno nuovo, ci riuscirò!”
Perché si festeggia il Natale all’inizio dell’inverno? La risposta si trova nel Libro della Natura. Ogni vita comincia da un seme: un seme sepolto nell’oscurità della terra o nel ventre di una donna. L’inverno è la stagione in cui, nelle sementi messe nella terra, si fa un lungo lavoro di germinazione che terminerà in primavera, allo sbocciare di una moltitudine di esistenze nuove.