Il Tempo

Estratto da “Il Profeta” di Kahlil Gibran

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… E un astronomo disse:
“Maestro, che sai dirci del Tempo?”

Ed egli rispose:
“Voi vorreste misurare il Tempo, che è smisurato e immisurabile.
Vorreste conformare la vostra condotta,
e perfino guidare il corso dello spirito, secondo le ore e le stagioni.
Vorreste fare del Tempo una corrente sulle cui rive sedervi a guardarla fluire.
Eppure ciò che in voi è senza Tempo, sa che la vita è senza Tempo.
E sa che ieri e domani non sono che il ricordo ed il sogno dell’oggi.
E che quello che in voi medita e canta vive tuttora nei confini di quel primo momento
che seminò le stelle nello spazio.
Chi di voi non avverte che il suo potere d’amare è senza limiti?
Eppure chi non sente che questo stesso amore, sebbene illimitato,
è racchiuso nel centro del suo essere, e che non muove da pensiero d’amore verso pensiero d’amore,
né da fatti d’amore verso altri fatti d’amore?
E non è il Tempo, come è anche l’amore, indiviso ed immoto?
Ma se dovete nella vostra mente scandire il tempo in stagioni,
lasciate che ogni stagione cinga tutte le altre,
E che l’oggi abbracci il passato col ricordo, e il futuro col desiderio.

 

 

L’importanza dell’Inizio

Estratto da “Pensieri quotidiani” Anno 2010   Omraam Mikhaël Aïvanhov  – Edizioni Prosveta

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L’importanza dell’inizio… In che modo fate un primo gesto o un primo passo, in quale stato d’animo, con quale intenzione: dall’inizio dipendono i risultati che otterrete per tutta la vostra vita, i successi o, viceversa, i fallimenti.

Siete sorpresi: come può un piccolo dettaglio determinare tutto un concatenarsi di circostanze?

Osservatevi! Se vi metterete in moto in uno stato d’agitazione scatenerete forze caotiche, e se in quello stato vi recherete al lavoro o a far visita a qualcuno, più vi avvicinerete alla meta, più sarete agitati; farete allora dei gesti maldestri, pronuncerete parole poco prudenti, e in seguito quanti danni da riparare!

Se invece avrete prima meditato o pregato per essere calmi, sereni, pieni d’amore, e farete il primo passo in un tale stato d’animo, più avanzerete, più sentirete che state trovando l’atteggiamento giusto, le parole adatte da pronunciare. Tutto sta nell’inizio: inizio di un lavoro, inizio di una relazione, inizio di un anno.

 

Buon Anno!

Estratto da “Pensieri quotidiani” anno 2013 – Omraam Mikhaël Aïvanhov  – Edizioni Prosveta

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Buon anno! Felice anno nuovo! In questo primo giorno, siete così colmi di speranza. Voi dite: “Non ho ottenuto quel che desideravo durante l’anno appena trascorso, ma ora, con l’anno nuovo, ci riuscirò!”

Ogni nuovo anno porta la speranza anche ai più diseredati; forse in fondo non ci si crede più di tanto, eppure si spera sempre un po’.  E ogni nuovo anno la speranza rinasce: non potete impedirvi di pensare che per voi qualcosa migliorerà, che una porta si aprirà.

Direte: “E se non dovesse migliorare nulla? Se nessuna porta si aprirà?” Almeno una porta si aprirà, se penserete che anche voi dovete fare qualcosa per contribuire. In che modo? Proiettatevi tramite il pensiero in certe situazioni della vostra vita e immaginate di agire con giustizia, saggezza e amore. Lavorando in questo modo, preparate già il vostro avvenire. Se sarete sinceri e perseveranti, influenzerete le forze della natura e le entità luminose del mondo invisibile, e queste verranno a contribuire alla realizzazione dei vostri buoni auspici.

 

Festa della Luce

ESTRATTO DA “PENSIERI QUOTIDIANI” ANNO 2015 – OMRAAM MIKHAËL AÏVANHOV  – EDIZIONI PROSVETA

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Perché si festeggia il Natale all’inizio dell’inverno? La risposta si trova nel Libro della Natura. Ogni vita comincia da un seme: un seme sepolto nell’oscurità della terra o nel ventre di una donna.  L’inverno è la stagione in cui, nelle sementi messe nella terra, si fa un lungo lavoro di germinazione che terminerà in primavera, allo sbocciare di una moltitudine di esistenze nuove.

Un lavoro identico si compie nella psiche di ogni essere: in quella terra nera che è la natura inferiore, il seme del Sè divino, il Cristo, deve cominciare a germinare. La notte di Natale, i cristiani celebrano questo avvenimento. Sì, proprio di notte, a mezzanotte, nel momento della più grande oscurità ha luogo una nascita. Ecco perché, malgrado il freddo e l’oscurità, il Natale è anche la festa della luce.

Mi apro alla Chiusura

Incontro gratuito in presenza

Sabato 2 dicembre ore 15:00 – 16:30

 Un’introduzione al “Chiudere”

Il termine chiusura è sinonimo di “finire qualcosa” con dolore o tristezza, rancore o rimpianto, o con sollievo. Normalmente associamo questo termine alla fine di un rapporto lavorativo o relazionale.  

Aprirsi alla Chiusura significa cambiare punto di vista sul concetto che ne abbiamo.

Una Chiusura che tutti attendono tradizionalmente è quella del 31 dicembre. In quella notte ci sentiamo pieni di speranza per il futuro e siamo pronti a dimenticare le difficoltà e le delusioni vissute nell’anno appena trascorso. 

Iniziamo attività e relazioni quasi quotidianamente, dimenticando ciò che si è concluso; è importante invece riconoscere la fine di una situazione, altrimenti questa continuerà a esistere, non dando al nuovo lo spazio per insediarsi.

Se si vuole entrare in un nuovo anno, in un nuovo ciclo della nostra vita  è opportuno, quindi, congedare e congedarsi da quanto è stato, in serenità e armonia.

Questa Introduzione si rivolge a chi desidera informazioni e strumenti per operare delle “chiusure”, non esclusivamente per questo periodo dell’anno, ma anche in qualunque momento si senta l’esigenza di congedarsi da eventi o situazione chiuse,  per creare spazio e nutrire nuove possibilità.

“ Solo chi ha la forza di scrivere la parola fine, può scrivere la parola inizio”   Lao Tsu

Adesione entro  Giovedì  30  novembre 

 

Informazioni e iscrizione – contatti