L’armonizzazione delle Energie

                                                                                                    CONFERENZA ONLINE                     Terzo incontro del ciclo
  “Parliamo di Energie”

martedì 23 febbraio ore 20,30-22,30 ca.

 

“Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi.
Nascendo in questo mondo cadiamo nell’illusione dei sensi;
crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi.
Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini,
che possiamo modificare il corso degli eventi, …”.
(Giordano Bruno)

Negli incontri precedenti abbiamo visto come i paradigmi della scienza stanno cambiando e quanto il nuovo punto di vista sia affine a ciò che le antiche tradizioni avevano intuito.
Adesso sappiamo di essere all’interno di un campo vibrazionale di cui siamo influenzatori, rimanendone influenzati a nostra volta. In seguito a ciò, possiamo dedurre che il nostro benessere psicofisico è la conseguenza di energie più o meno sbilanciate.
Con la comprensione scientifica a supporto, nell’arco della serata parleremo di alcuni metodi che saggezze millenarie offrono come chiavi per il benessere e da essi potremo trarne spunti per il nostro riequilibrio.

Adesione  entro  domenica  21  febbraio

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Informazioni e iscrizioni: contatti

Il nostro mondo interiore è infinito

Estratto da “Anam Cara”  di John O’Donohue  – Edizioni Corbaccio ——————————————————————————————————————-

La persona umana è una soglia sulla quale si incontrano diversi infiniti. C’è l’infinità dello spazio che si distende nelle profondità del cosmo e l’infinità del tempo che ritorna indietro di miliardi di anni. Poi c’è l’infinità del microcosmo: un puntino sul pollice contiene un intero universo, così minuscolo da non essere visibile all’occhio umano; infinito microscopico e abbagliante come quello dell’universo. Tuttavia, l’infinito che assilla ciascuno di noi, e che nessuno può soffocare, e quello della nostra interiorità. Dietro il volto ciascuno è nascosto un mondo; in alcuni volti diviene visibile la vulnerabilità dell’esposizione interna a queste profondità. Guardandoli possiamo vedere la turbolenza dell’infinito che inizia raccogliersi alla superficie; può accadere nello sguardo di un estraneo o mentre parliamo con qualcuno che conosciamo bene. All’improvviso, senza che lo vogliamo o che ne siamo consapevoli, il loro sguardo si fa veicolo di una presenza interiore primordiale. È uno sguardo che dura solo un secondo in quel intimo intervallo di tempo qualcosa di più grande della persona si affaccia: un altro infinito, fino a che l’istante non ancora nato, é oscuramente presente. È come se qualcuno ci guardasse dalla singolarità dell’esterno. L’infinito che ci scruta viene da un tempo lontano. Non possiamo tenere lontano l’eterno: inatteso e perturbante, fissa lo sguardo su di noi attraverso le improvvise brecce nelle nostre vite pianificate. Un mio amico cui piacciono i pizzi dice spesso che sono i vuoti a farne la bellezza;  anche la nostra esperienza ha struttura di un pizzo.

Il volto umano effigia il mistero ed è il punto in cui il mistero della vita umana si fa palese; è il luogo in cui il mondo privato e interiore di una persona si affaccia al mondo anonimo. Mentre il resto del corpo è coperto, il volto è nudo e la sua vulnerabilità diffonde un invito profondo alla comprensione e alla compassione. Il volto umano è il luogo in cui due misteri si incontrano: l’infinito del mondo esterno e quello dell’inesplorato mondo interiore al quale solo ciascun individuo ha accesso. È il mondo notturno che si cela dietro la luminosità del viso. Il sorriso in un volto è una sorpresa o un’illuminazione: quando un sorriso lo attraversa, e come se la notte interiore di questo mondo nascosto si rischiasse all’improvviso. Heiddeger dice con splendide parole che siamo i custodi di soglie profonde e antiche. Nel volto umano cogliamo questa potenzialità e il miracolo della possibilità imperitura.

Il volto è il pinnacolo del corpo. Il nostro corpo è antico come l’argilla dell’universo di cui è impastato, e i nostri piedi sul suolo sono un legame costante con la terra; essi mettono in contatto la nostra argilla con l’antica argilla-madre dalla quale siamo originariamente emersi. Il fatto che il volto si trovi alla sommità del corpo significa l’ascesa della nostra argilla-vita nell’intimità e nell’individualità; è come se, attraverso le espressioni sempre nuove del nostro volto, l’argilla del nostro corpo si facesse intima e personale. Sotto la volta del cranio, il volto è il luogo in cui la nostra argilla-vita assume una reale presenza umana.

Il volto e la seconda innocenza
Il volto è l’icona della vita; nel volto umano un’esistenza si affaccia al mondo esterno e insieme guarda verso l’interno, a sé. È terribile vedere un volto abitato dall’amarezza e dal risentimento. Se la vita di una persona è stata triste, gran parte della sua negatività può non essere stata trasfigurata; la desolazione si impadronisce allora del volto che, invece di essere una presenza viva, si indurisce in una maschera. Uno dei termini più antichi per indicare la persona è il greco prosopon, che in origine designava la maschera indossata dagli attori nel coro greco. Quando l’amarezza, l’ira o il risentimento non vengono trasformati, il volto diviene una maschera. Qualche volta ci accade invece di imbatterci nello splendore di un vecchio volto che, profondamente segnato ed istoriato dal tempo e dall’esperienza, ha conservato una commovente innocenza. Anche se la vita è passata con il suo carico di stanchezza e pena su quelle persone, esse sono riuscite a far sì che la loro anima non venisse corrosa. Dai loro volti si diffonde nel mondo una luminosità rasserenante, gettando una luce di dolcezza che irradia un sentimento di santità e integrità.

Il volto rivela sempre chi siamo e che cosa la vita ci ha fatto. È però difficile per noi riconoscere la forma della nostra esistenza, che ci è troppo vicina: sono gli altri a poter decifrare dal nostro volto il mistero che in noi. Secondo i ritrattisti, raffigurare il volto umano è terribilmente difficile. Proverbialmente si dice che gli occhi sono la finestra dell’anima, ma in un ritratto é difficile anche rappresentare la bocca. In qualche strano modo, la linea della bocca sembra rivelare il profilo della vita; le labbra serrate spesso significano grettezza di spirito. C’è una strana simmetria nel modo in cui l’anima scrive la storia della sua vita nel disegno della faccia.

Le energie dentro l’uomo

                         CONFERENZA ONLINE                               Secondo incontro del ciclo
“Parliamo di Energie”

martedì 9 febbraio ore 20,30-22,30 ca.

Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste.    Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c’è altra via. Questa non è Filosofia, questa è Fisica.
(Albert Einstein)

 

Di solito sottovalutiamo le nostre energie, ma  alla luce di  quanto osservato e considerato nel primo incontro,  sorgono domande come: “Ho solo un tipo di energia? Quante e quali sono le vibrazioni che emetto e come posso riconoscerle?”.

Scoperte recenti  in campo  medico, psicologico  e  scientifico si allineano e supportano le  conoscenze delle antiche tradizioni.

Adesione  entro  domenica  7  febbraio

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Prossimo incontro online
* L’armonizzazione delle energie – martedì 23 febbraio ore 20,30-22,30 ca.
I nostri pensieri, i nostri comportamenti e la nostra salute a volte sono la conseguenza di una energia sbilanciata. Quali possibilità abbiamo per riequilibrarci?

 

Informazioni e iscrizione: contatti

Festina lente: affrettati lentamente

Estratto da “ Gli ordini del successo” di Bert Hellinger – Edizioni Tecniche Nuove

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Il tempo corre veloce, ma senza smania. Il tempo ha sempre tempo,  tempo quanto basta.  Anche noi abbiamo tempo se andiamo  al  passo con  il tempo.
Perché corriamo, allora?  Perché  pensiamo  che nostro tempo sia limitato.  Per  lo  stesso  motivo mettiamo fretta anche agli altri.
Cosa succede quando facciamo così? Il tempo non basta a nessuno, né a noi né agli altri.
Il successo viene e va al passo con il tempo. Quale tempo? Il tempo che ha tempo.
Tutto ciò che cresce dallo spazio interiore ha tempo.  Niente  ha  più  successo  di ciò che cresce e può crescere.  Il  suo  successo  è  già  predisposto,  per questo il suo momento arriverà di sicuro. Può capitare che forze esterne lo annientino. Una tempesta, ad esempio. Allora significa che ormai il suo tempo è passato, talvolta per sempre.  E  arriva il tempo,  il tempo giusto, per qualcos’altro.
Il successo segue le stesse leggi del tempo. Come il tempo, il successo va avanti. Procede. E se il tempo cresce con il tempo, lo stesso accade al successo.  Il  tempo  non guarda  mai  indietro.  A  guardare  indietro,  a volte, siamo noi,  mai il tempo.  Il  tempo  è sempre nuovo.
Cosa facciamo quando il tempo incalza?  Domandiamoci:  chi sta spingendo?  Non siamo forse noi a spingere, convinti che il tempo sia contro di noi e ci abbandonerà, ci pianterà in asso, se non lo teniamo in pugno?  Eppure,  raramente  il  tempo  che  incalza  è  il  tempo giusto. Per di più, il tempo è sempre passeggero.
Proprio quando abbiamo fretta,  il tempo rallenta.  Il  tempo  pienamente vissuto è  lento. È ponderato e mirato.
A volte ci diciamo:  il tempo è denaro.  Che genere di denaro?  Parliamo e agiamo convinti che  meno  tempo  impieghiamo,  maggiore  è  il  guadagno.  E  maggiore  è  il  guadagno, maggiore è la quantità di tempo che ci viene elargito.
Mai e poi mai rinunceremmo alle conquiste che ci fanno risparmiare tempo.  La domanda è:  ci danno forse più respiro?  Ci  fanno  sembrare  il  tempo  più  lungo  o  più  breve?  O sentiamo che  è  tanto strapieno  da  farci desiderare un po’ di tempo libero,  un tempo da trascorrere in raccoglimento?
Nel tempo del raccoglimento la fretta sparisce.  È questo il tempo che crea.  Ed è qui che troviamo noi stessi, anche se qualcuno ci incalza o noi incalziamo qualcuno.
Nel raccoglimento, il tempo, per un po’, si ferma. E tuttavia è in movimento. Un movimento diverso che ci trascina nel tempo per qualcosa che resta.
Il tempo che incalza fugge via. Arriva e se ne va senza lasciare traccia.
Eppure, ciò che resta interagisce con il molto, e anche ciò che incalza interagisce con ciò che indugia.  Raccolti indugiamo anche quando cediamo al tempo che incalza,  ciascuna delle due cose a suo tempo.
Anche  il  nostro  successo  indugia?  Il  nostro  successo  indugia  quando  siamo noi  a indugiare. Perché la sua volontà è proseguire, in raccoglimento, senza smanie, sempre al servizio,  sempre proseguendo nella sua crescita in sintonia con ciò che resta,  fiducioso, aldilà del tempo, tutt’uno con ciò che eternamente nuovo.

 

 

Parliamo di energie

 

“Quando non c’è energia, non c’è colore, non c’è forma, non c’è vita.”                   Caravaggio

Conferenze online      –      Tre incontri a tema

 

Spesso usiamo espressioni come “essere privi di energia” nei momenti difficili o tristi, e “pieni di energia” quando stiamo bene. Ma l’energia non è solo questo e ne siamo ben consapevoli.

In questi appuntamenti osserveremo lo scenario  che  si  apre  da  due  punti  di  vista contrastanti. È possibile unire la sapienza antica e la scienza moderna?

 

Le forme dell’energia martedì 26 gennaio ore 20,30-22,30 ca.
Gli studi scientifici oggi confermano la presenza di forze tutto intorno a noi. Che cosa sono le energie? Il senso che diamo a questo termine spesso è personale. Possiamo trovare una interpretazione univoca che ne chiarisca il significato?

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Le energie dentro l’uomomartedì 9 febbraio ore 20,30-22,30 ca.
Nell’essere umano sono presenti tipi di energie diverse. Quali sono e come si esplicano?

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L’armonizzazione delle energie martedì 23 febbraio ore 20,30-22,30 ca.
I nostri pensieri, i nostri comportamenti e la nostra salute a volte sono la conseguenza di una energia sbilanciata. Vedremo brevemente alcune possibilità offerte dalla natura per ripristinare un corretto equilibrio.

Adesione  entro  la  domenica  precedente  la  data  indicata

 

Calendario

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