Il triangolo del dramma

Terzo incontro del ciclo “Relazioni”

 

Conferenza – Ingresso libero

Martedì 1 dicembre ore 20,30-22,30 ca. Online
Sabato 5 dicembre ore 15,00-17,00 ca. In presenza

 

A volte ci troviamo di fronte a richieste di aiuto che non riusciamo a soddisfare  o  siamo   noi stessi ad aver bisogno di sostegno e quello offerto non è adeguato.  Viviamo, quindi,    la frustrazione di non veder soddisfatta una necessità profonda oppure sentirsi incastrati   in rapporti dai quali non traiamo  alcun  conforto.  In  certi  casi,  questi  si esplicano con modalità tali che troviamo una sola possibile soluzione: rassegnarsi per sopravvivere.

Nelle relazioni di questo tipo le persone non sono poste sullo  stesso  piano.  Come  nel conflitto entrano in gioco  i  ruoli di vincitore e vinto,  ma non solo: si presenta  una terza figura.

Chi personifica questa figura? In quale misura questi ruoli influenzano la nostra vita?

Come un baco da seta avete costruito un bozzolo intorno a voi stessi. Chi vi salverà?
Frantumate il bozzolo e uscite fuori come la farfalla meravigliosa, come l’anima libera.

Swami Vivekananda

Adesione entro sabato 28 novembre

La partecipazione in presenza è a numero limitato

Per iscrizione:  contatti

 

Sulla gentilezza

Questo articolo è uscito il 20 febbraio 2009, a pagina 38 nel numero 783 di Internazionale.    L’originale era uscito sul Guardian. In Italia Adam Philipps e Barbara Taylor hanno pubblicato Elogio della gentilezza (Ponte alle Grazie). Le illustrazioni sono di Alessandro Gottardo, in arte Shout.

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La gentilezza, disse l’imperatore e filosofo Marco Aurelio, è la delizia più grande dell’umanità. Nel corso dei secoli altri pensatori e scrittori hanno espresso lo stesso parere. Oggi, invece, molte persone pensano che questa idea sia inverosimile o, quanto meno, molto sospetta. Nella nostra immagine degli esseri umani, la gentilezza non è un istinto naturale: siamo tutti pazzi, cattivi, pericolosi e profondamente competitivi. Le persone sono mosse dall’egoismo e gli slanci verso il prossimo sono forme di autoconservazione.                                                                                                                                               La gentilezza è diventata un piacere proibito. In un certo senso è sempre rischiosa, perché si fonda sulla sensibilità nei confronti degli altri e sulla capacità di identificarsi con i loro piaceri e con le loro sofferenze. Ma anche se il piacere della gentilezza è rischioso, è una delle cose più appaganti che abbiamo. […]

Testo integrale:  https://www.internazionale.it/notizie/adam-phillips/2018/05/31/gentilezza

Ascolta

 (Autore ignoto)

Quando ti chiedo  di  ascoltarmi  e  tu  inizi  a darmi  il  tuo  parere,  non  fai  ciò  che  ti  ho chiesto.

Quando  ti  chiedo  di  ascoltarmi  e  tu inizi a spiegarmi perchè non dovrei provare ciò che provo, calpesti la mia sensibilità.

Quando  ti  chiedo di ascoltarmi  e  tu  pensi  di  doverti  adoperare  per  risolvere  il  mio problema, mi hai frainteso per quanto strano possa sembrarti.

Ascolta! Chiedo soltanto di essere ascoltato. Non parlarmi, non agire…ascoltami soltanto.  I consigli? Roba scadente. Con pochi soldi potrai trovarli su qualsiasi rotocalco. Io posso farcela da solo. Non sono indifeso. Avvilito si, forse anche esitante, ma non sono privo di risorse.

Quando  fai  per  me  ciò  ch’io  potrei  fare  da me,  aggravi i miei timori e il mio senso di inadeguatezza.  Ma  quando  semplicemente  acccetti  che  io  provo  ciò  che provo, per quanto assurdo possa sembrarti, allora posso smettere  di  convincere  te  e  adoperarmi   per capire cosa cova sotto questo mio sentimento irrazionale.

E  quando  finalmente  colgo  l’invisibile  anche  le  risposte  si palesano e non mi servono consigli.  I  sentimenti  irrazionali  acquistano  significato  quando  si  comprende  ciò  che nascondono.

Forse è per questo che la mia preghiera funziona a volte, con alcuni…perchè Dio è muto   e non dà consigli. Non corregge.  Lui (o Lei)  ascolta soltanto  e  ti lascia fare il tuo lavoro   per arrivare a comprendere da solo.

Dunque, ti prego, ascolta e senti ciò che dico e se anche tu vuoi parlarmi, lasciami finire. Aspetta, tra un attimo sarà il tuo turno e allora sarò io ad ascoltarti.

Modalità prossime conferenze

La conferenza “Il Conflitto” di sabato 31 ottobre alle  ore  15,00  si terrà  in  presenza   come  di  consueto con il  vincolo del numero di presenze.

Le adesioni entro il 29 ottobre.

 

 

La conferenza del 3 novembre alle ore 20,30  si terrà in on line.

Si prega chi è  interessato di  segnalare la propria adesione,  completa di  numero di telefono e indirizzo email  utilizzando il modulo nella pagina dei  contatti .  Si  invierà  il  link  di  accesso  alla piattaforma via email.

Le adesioni entro il 1 novembre.

Il Conflitto

Secondo incontro del ciclo “Relazioni”

 

Conferenza  – Ingresso libero

Sabato 31 ottobre  ore 15,00-17,00 ca.
Martedì  3 novembre ore 20,30-22,30 ca.

 

Tutti sappiamo quanto sia spiacevole e quanto possa turbare la nostra serenità vivere un conflitto.  Sentiamo  che  tra noi  e  gli  altri si crea una voragine che fagocita ogni buona intenzione e le conseguenze sono spesso deleterie per i nostri rapporti.

Quanti tipi di conflitti viviamo?  Possiamo evitarli?  E soprattutto: sono davvero dannosi?

Considerare  il  conflitto  come  un  problema  di  cui è necessario liberarsi al più presto è una  convinzione diffusa.  In realtà,  ognuno di noi ha la possibilità di  trasformare  questa situazione incresciosa in un’opportunità per far crescere la relazione.

“Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella,
e tutto si genera per via di contesa.”                Eraclito

 

IN OSSERVANZA ALLE VIGENTI NORME SANITARIE,
L’INGRESSO È A NUMERO LIMITATO
Adesione entro  mercoledì  28 ottobre

 

Per iscrizioni: contatti

Calendario