Pulizia Energetica della Casa

 

 

 

 

 

 

“La casa non è solo un contenitore, ma un organismo energetico che vive con noi.
Pulire la casa significa anche prendersi cura di sé stessi.”    Sara C.

La nostra casa è il nostro nido. Il luogo dove ci rifugiamo per riposare, per rilassarci e  godere di momenti nostri. O così dovrebbe essere.

A volte non abbiamo voglia di tornare a casa o proviamo disagio entrando perchè sentiamo che non è più il nostro rifugio. Quando rientriamo dal lavoro stanchi e magari di malumore, quando  all’interno delle mura domestiche viviamo momenti di tensione, di confronto acceso, di dolore, di malattia:  ebbene, non ne siamo consapevoli, ma le nostre energie alterate vengono assorbite da pareti, oggetti, mobili e tappeti.

La casa, come ogni essere vivente, non necessita solo di pulizia da polvere, sporco, disordine. Ha bisogno anche di essere pulita dalle negatività prodotte dal nostro vivere quotidiano, dal nostro stress. Lo vediamo negli animali, che soffrono a causa delle nostre energie disarmoniche, e anche le piante ne possono subire le ripercussioni.

In questo incontro vedremo come aiutare la nostra casa a “stare meglio”, a ritornare quel rifugio accogliente e tranquillizzante per noi, la nostra famiglia, i nostri amici animali e per le nostre piante.  Per ridare luce, rinnovare e rinfrescare le energie presenti, affinchè possiamo vivere il nostro spazio esteriore e interiore in serenità e gioia.

Adesioni entro il 17 giugno

 

Per informazioni e iscrizioni

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Progetto

Fin da piccoli la vita è stata un susseguirsi di progetti: quello di crescere, di entrare in relazione con mamma, papà e parenti, con la scuola, le amicizie, il lavoro, fino al formarsi di una famiglia propria. Quale migliore progetto avremmo potuto realizzare, se non la nostra vita stessa?

Ogni piccolo passo compiuto è derivato da un progetto “non consapevole”. Siamo andati avanti d’istinto. Questi progetti ci hanno messo sulla via.

I progetti scelti con attenzione sono quelli che ci indicano la strada da percorrere.

Dietro ai progetti consapevoli, sono presenti due movimenti, uno che precede e l’altro che segue. Io li chiamo “il progetto del cuore” e “il progetto della mente razionale”.

I progetti della mente razionale sono successivi. È la strategia  per realizzare e concretizzare il progetto iniziale. La scansione temporale, gli strumenti necessari, le relazioni da attivare, ecc.

I progetti del cuore sono quelli che ci hanno fatto crescere e vincere le sfide della nostra vita. Quelli che ci hanno dato, e danno, l’opportunità di esprimere noi stessi in totale autenticità. Sono i progetti che ci inducono a esplorare territori sconosciuti, che ci fanno fare nuove esperienze. È il cambiamento di uno status quo. L’obiettivo finale è solo un punto per orientarsi nel percorso, l’esperienza fatta strada facendo è il fine.

Il cuore ci invia segnali: essi sono una rete per acchiappare i sogni, per vedere le stelle. Sono quelli che ci difendono dal caos e dai capricci. Sono i desideri nascenti del nostro essere.

Josephine Baker disse: “ È dunque questo che chiamano vocazione: la cosa che fai con gioia, come se avessi il fuoco nel cuore e il diavolo in corpo?

Ebbene, un progetto autentico è simile alla vocazione; dà entusiasmo, riempie di questa bellissima sensazione il corpo e l’anima. Il progetto del cuore è l’occasione di esprimere quella parte di noi che desidera vivere.

Quante volte abbiamo sentito quella voce interiore dirci: “Perché no? Perché non farlo?” Una voce che ci spinge a osare, a seguire una inclinazione che sentiamo vera per noi. Ascoltiamola e diamole voce.   Se non ora, quando?

Insegnare

di Ermanna

Il mio progetto di vita? Insegnare.  Dal latino tardo in-signare ‘incidere, imprimere dei segni’.

Fin da piccola ho avuto questa inclinazione, questa risonanza. Ricordo che con le mie amiche giocavo alla maestra – ovviamente la maestra ero io.
È passato davvero tanto tempo, eppure questo impulso non è scemato.

Ho realizzato questo progetto in più di un’occasione e secondo modalità diverse. Ho insegnato ai miei figli (e imparato da e con loro), ed esercitato la docenza in un istituto statale – con alunni veri 😉 – per tanti anni. Poi ho intrapreso la professione di counselor e, grazie a essa, ho potuto insegnare anche ad adulti, in una scuola di counseling e non solo in incontri individuali. Anche le conferenze mi danno l’opportunità di diffondere conoscenze e idee.

Cos’è l’insegnamento per me? Non è solo trasmettere un sapere. Non è solo far vedere nuovi orizzonti. Per me insegnare è riversare l’entusiasmo e la gioia di parlare con gli altri di ciò che sento parte di me. È condividere ciò che conosco e ascoltare ciò che le altre persone sanno.

Sono convinta che all’insegnare corrisponda un imparare. Per me è continuare a formarmi nuove idee, nuovi approcci e approfondimenti non solo per ampliare il mio bagaglio culturale, ma soprattutto per stimolare la curiosità e il desiderio di apprendere negli altri, così come è vitale per me. È fare da ponte, un collegamento tra le persone. È una trasmissione a doppio senso. Per me questo non è un progetto da portare avanti, un progetto che “si fa”, ma un progetto che “si è”.

La trasformazione, che avviene assimilando ogni nuovo concetto, non avviene solo a livello mentale, oserei dire che mi entra nel DNA, proprio nel momento in cui si mette in atto e si vive l’esperienza diretta. Certi contenuti arrivano al mio essere e si trasformano in nuove energie. È questa energia che amo trasmettere e condividere.

Questo progetto è iniziato quando avevo 6 anni (o almeno ne sono diventata consapevole) ed è tuttora in corso. È la bellezza di un viaggio che ha un obiettivo sempre in movimento e che desidero continuare, perché essere “in strada” mi riempie di gioia.

E tu, quale progetto stai portando avanti?
Quale vorresti attuare? E soprattutto, perché non ora?

Cristalli

Per alcuni i Cristalli sono oggetti inanimati, la forma più bassa di vita della natura, per altri sono una fonte di energia e di luce.

La consapevolezza del “potere” dei cristalli e delle pietre si perde nel tempo, ma il loro potenziale energetico  è stato sempre riconosciuto in tutte le culture. I Greci facevano bere ambrosia in calici di cristallo di rocca ai loro dei. I Maya e gli indiani d’America facevano uso di cristalli sia per la diagnosi che per la cura delle malattie. Lapislazzuli, corniola e malachite furono usati dagli Egizi, gli smeraldi dagli Inca, la Giada dai Cinesi e il Turchese dagli Indiani d’America, solo per citarne alcuni.

S. Ildegarda di Bingen, la giovane suora poi diventata santa nel Medioevo, definì proprietà e caratteristiche dei vari minerali, intuendo per prima la capacità di rifrazione della luce del rubino: partendo da lei siamo arrivati a scoprire il laser.

I minerali fanno parte dell’eredità che ci mette a disposizione la Terra ogni giorno e portano in loro la forza del nostro pianeta.

Le infinite sfaccettature con cui questo dono si esplica sono studiate in modo sempre più approfondito e comprenderli ci avvicina un poco a un mondo affascinante e poliedrico, non ancora del tutto esplorato.

ADESIONE ENTRO MERCOLEDI’ 4 GIUGNO

 

La bellezza di un momento

di Ermanna

“La bellezza è semplicemente la realtà vista con gli occhi dell’amore”.
Rabindranath Tagore

Ci sono momenti che ci trasmettono una gioia profonda. Non data da qualche bella notizia, un regalo apprezzato o altro. Possono essere legati alle relazioni che abbiamo: con la famiglia, gli amici, i colleghi, con i clienti e a volte con persone appena conosciute e che, forse, non rivedremo più. È lo stare bene insieme, ma anche incantarsi davanti a un cielo limpido e sereno, alla perfezione di un fiore, a un cane che sguazza gioioso nel mare, al volto di un neonato sorridente. È vivere un momento di solitudine, in contatto con la parte più profonda di noi, dove ci rendiamo conto che ci sentiamo “bene”.

Quando viviamo quel momento, è come se il tempo non esistesse. Siamo lì, in quell’attimo in cui c’è tutto, in cui non sentiamo necessità di nulla. Siamo completi e perfetti. È come se vivessimo in una dimensione fuori da qualsiasi riferimento razionale.

L’invito è: impariamo a cogliere quei momenti di altissimo significato che si presentano ogni giorno, a cui prestiamo poca attenzione perché presi dalla vita frenetica, e ai quali, una volta trascorsi, non ci soffermiamo a dare valore.

Dare valore a quei momenti colmi di pienezza è dare valore alla nostra vita.

“Ci sono sempre fiori per coloro che vogliono vederli”. Henry Matisse.